lunedì 2 novembre 2015

PARMA, CITTA' DI CAVALIERI

     
   

    L'approssimarsi delle celebrazioni del 4 novembre e la visita dei Lancieri di Montebello a Parma l'anno scorso di questi tempi, mi danno lo spunto per il primo post di questo blog.
     La questione ha anche un aspetto un po' personale perché sia mio nonno, purtroppo mai conosciuto, sia il mio carissimo zio furono in Cavalleria ed ebbero stanza in questa città.
      Resta vero che Parma ha una lunga e insigne tradizione equestre.
     L'eredità di questa tradizione è attualmente mantenuta da Paola Mattiazzi, presidente dell'Associazione Nazionale Arma di Cavalleria (ANAC) che ha sede in Cittadella, nella palazzina di San Giorgio.


     
   

     Sono numerosi i reggimenti di Cavalleria che hanno stazionato a Parma fino alla Seconda Guerra Mondiale: 1°RC Nizza, Genova Cavalleria, Aosta, Lancieri di Montebello, Cavalleggeri Guide. 
     In parte furono dislocati in Pilotta (ad esempio gli Ussari, già nel 1859), in parte proprio in Cittadella che ospitava  le lunghe stalle, la caserma  e una piccola cappella.
        Le esercitazioni avevano luogo nel Campo di Marte che dal 1845, per volere di Maria Luigia, occupava la zona compresa tra Porta Nuova (Barriera Farini), la Cittadella e il torrente. 
     Questo terreno, ceduto dall'amministrazione militare al Comune nel 1910 ospita gli attuali quartieri residenziali sorti lungo Viale Solferino.       
 


       Se vi interessano immagini e dettagli relativi alle grandi trasformazioni della città in questi anni potete visitare la pagina:
http://www.parmaelasuastoria.it/ita/Come%20camabia%20la%20citt%C3%A0.aspx?idMostra=30&idNode=197)     
    Ricordiamo per curiosità che la Cavalleria fu protagonista di uno dei primi cortometraggi cinematografici realizzati a Parma (1909): Esercizi del Reggimento Cavalleria Lancieri in Campo di Marte.
     Nel nome del comune patrono San Giorgio, l'ANAC ha stretto rapporti anche con l'Ordine Costantiniano di Parma.
     La Cavalleria ha dato alla città anche celebrità: l'Aeroclub di Parma è infatti intitolato a Gaspare Bolla, di cui quest'anno ricorre il centenario della morte (a questa pagina notizie sulle iniziative: http://www.aeroclubparma.it/acp-reserved/home.action ).


   
     Il Bolla, figlio di quel Gaspare Bolla vice-prefetto di Parma assassinato sotto Volta Politi nel 1874, fu infatti ufficiale di Cavalleria, vincitore di numerosi premi in competizioni internazionali e ottenne infine il brevetto di volo. 
     Morì durante un volo di ricognizione guadagnando così una medaglia d'argento alla memoria, la seconda dopo quella al valore. 
     D'Annunzio fu suo grande ammiratore e gli intitolò il campo di volo di Cascina Costa (Gallarate) con la seguente epigrafe: 
« Questo campo di Cascina Costa
 la giovane Italia alata
 dedica al nome e all'esempio
 di Gaspare Bolla
 cavaliere perdutissimo che parve
 coll'impennata estrema del suo cavallo
 raggiungere negli astri della Patria
 i più alti eroi dell'ala sanguinosa »

 

     La permanenza nella nostra città dei diversi reggimenti di Cavalleria è stata ricordata anche nel curioso volume di Beppe Sivelli, vera chicca per i collezionisti, dedicato a Parma nelle cartoline militari, purtroppo di difficilissima reperibilità.
    Per avere un quadro generale delle pubblicazioni relative alla storia militare di Parma potete visitare il sito della Libreria Palatina Editrice alla pagina:






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